Le CTA invitano i visitatori a compiere una precisa azione sul tuo sito come accedere ad un'offerta o scaricare un materiale: il trigger ideale per avviare il processo di conversione. Sono anche essenziali per la Lead Generation, cioè la raccolta dei dati degli utenti e la loro profilazione. In questo modo, comprendere cosa vuole davvero il tuo pubblico sarà un gioco da ragazzi!
La CTA è il primo elemento che fa scattare il processo di conversione da visitatore a lead e, successivamente, a consumatore.
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Abbreviabili con CTA, le “chiamate all’azione” sono inviti a compiere determinate attività: esse hanno scopi precisi, non solo per l’utente ma anche per chi, dall’altra parte, offre un servizio. Scopri di più!
Tutte le strategie di marketing hanno come obiettivo quello di attirare i consumatori attraverso contenuti rilevanti per l’utente e di accompagnarli fino al fondo del funnel: alla conversione in consumatori.
All’interno di questo processo, sono quattro le fasi principali: attrai, converti, chiudi e delizia. Elemento fondamentale che può aumentare esponenzialmente le possibilità di attirare nuovi potenziali clienti è il processo di conversione.
Questo, a sua volta, è diviso in tre step: Call-to-Action, Landing Page e Thank you Page.
La CTA (letteralmente traducibile come chiamata all’azione) in linea generale è un bottone che promuove un’offerta e che, se cliccato, rimanda a una landing page. Secondo i dati Hubspot, un buon click-through rate è circa dell’1-2%, mentre il click-to-submission rate - cioè il numero di persone che hanno compilato il form della landing page dopo aver cliccato sul bottone della CTA - si aggira intorno al 10%.
L’importanza di questo elemento non sta solo nella possibilità di attirare nuove persone interessate ai propri prodotti, ma anche nella Lead Generation - la raccolta dei dati degli utenti per creare liste di persone potenzialmente interessate all’acquisto e targettizzare le proprie offerte.
Una volta recepita l’importanza di una CTA all’interno del conversion process, è necessario capire come costruirla perché sia davvero efficace e adatta al suo scopo. Dal punto di vista testuale notiamo che ne esistono di due tipi:
Regola d’oro da non dimenticare mai quando si crea un testo per CTA: utilizza un linguaggio action-oriented. Leggere verbi come “scarica” o “registrati” invita il visitatore all’azione e, allo stesso tempo, chiarifica cosa bisogna fare per accedere all’offerta.
Non dimenticare: mantieni un linguaggio chiaro e semplice, e non dilungarti troppo.
Un solo vocabolo può determinare la differenza tra una CTA di successo e un flop: ContentVerve ha notato un aumento del click-through rate del 90% semplicemente inserendo la prima persona singolare al posto della seconda e modificando l’headline da “Start your free 30 day trial” a “Start my free 30 day trial”.
Il lavoro di un content writer è come quello di un sarto: i contenuti devono essere fatti a misura di utente. Considera le tue buyer persona quando pensi a cosa inserire nell’headline della CTA.
A chi ti stai rivolgendo? Quanti anni hanno le persone interessate ai tuoi prodotti? Rispondendo a queste domande potrai creare delle Smart CTA; queste chiamate all’azione altamente personalizzate ti permetteranno di convertire più facilmente visitatori in lead.
Oltre alla parte testuale, all’interno di una CTA è necessario curare l’aspetto grafico, che è quello che attirerà davvero l’attenzione dell’utente, e il posizionamento all’interno del sito web.
Utilizza un design che attiri l’attenzione dei visitatori, ma con un layout semplice in modo da permettere una navigazione intuitiva. Per quanto riguarda il colore, puoi scegliere una scala cromatica che rimandi alle tonalità del tuo brand oppure delle colorazioni in netto contrasto, ma che non stonino con la pagina. Non esagerare con la grandezza: potrebbe distrarre gli utenti dal contenuto della CTA.
La realizzazione grafica delle Call-to-Action può essere fatta con qualsiasi programma di grafica: dagli opensource (come Canva), a quelli professionali come Adobe Illustrator, fino ad arrivare a siti per la marketing automation come HubSpot.
Per quanto riguarda il posizionamento, invece, bisogna distinguere due tipi di CTA: primarie e secondarie.
Lo spazio ideale in cui inserire la CTA primaria, che in genere si trova sotto forma di una CTA button, è alla fine di un post. Immagina di avere un testo in cui si parla di software per la gestione dei processi aziendali, sei interessato? La CTA alla fine del testo ti dice “Free Trial”. Basta un click e la conversione ha inizio.
Per quanto riguarda le CTA secondarie, invece, si posizionano dopo i primi paragrafi di un post e si trovano sotto forma di testo. Qui il copy è il fattore che determina il successo o meno della Call-to-Action. Se le CTA sono generali, ad esempio riguardano eventi importanti, e quindi non si rivolgono ad una singola offerta mirata, possono essere posizionate nella sidebar o nella home page. Nel caso della home page si consiglia il posizionamento above the fold, ovvero prima che l’utente debba scrollare la pagina.
Nonostante la semplicità apparente con cui le CTA possono essere realizzare, in realtà è molto facile incappare in alcuni errori che possono minare la loro efficacia. Tra i tanti, ne abbiamo scelti 3.