di: Delmonte
Spesso, le aziende che si affacciano all’adv per e-commerce si aspettano la promozione diretta dei prodotti presenti sul loro catalogo online.
Sponsorizzazioni di questo tipo, in realtà, sono solo la punta di un iceberg molto più profondo.
Per poter realizzare una strategia di e-commerce advertising efficace e orientata al risultato è necessario fare un passo indietro: non limitiamoci a guardare la fine del funnel - ovvero l’acquisto - ma proviamo a pensare a tutte le tappe all’interno del buyer’s journey per intercettare gli utenti ancora lontani dal checkout.
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- Remarketing generico: si chiama così perché è rivolto a un pubblico ampio che comprende tutti i visitatori del proprio sito. Proprio per questa ragione, in questo tipo di campagna è utile studiare un’offerta valida per tutti (un esempio molto classico è lo sconto per il primo acquisto)
- Remarketing comportamentale: si basa sulle azioni che gli utenti fanno sul proprio sito. Possiamo targettizzare gli annunci in base alle interazioni garantendogli un tasso di conversione maggiore (pensaci, perché proporre delle scarpe a chi ha cercato degli asciugamani?!)
- Remarketing sequenziale: questo va a rispondere alla domanda perché dovresti acquistare proprio il nostro prodotto/servizio? Il remarketing sequenziale si compone di più annunci mostrati allo stesso pubblico con la differenza che ogni singolo post mette in luce un aspetto diverso del prodotto. In questo modo l’utente verrà educato e avrà sempre più informazioni su ciò che gli stiamo offrendo convincendosi, così, che quella soluzione è perfetta per le sue necessità.
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