Il tempismo è una qualità molto importante, tanto nella vita vera quanto su internet. Saper cogliere il momento giusto nell’arco della giornata per pubblicare qualsiasi sorta di contentuto significa aumentarne la visualizzazione e la condivisione, ottimizzando così al massimo la vostra presenza online.
Se provate a digitare su Google una ricerca del tipo “quando pubblicare sul blog/sui social”, vi si presenterà davanti un’infinità di pagine e articoli che indicano per filo e per segno i giorni della settimana e gli orari migliori - e quelli peggiori - per pubblicare un tweet, una foto, un commento o un articolo sui diversi social network.
Chiaramente, si tratta di articoli basati su ricerche e statistiche affidabili. Tuttavia, non è raro sentirsi un po’ spaesati di fronte due, tre, quattro o più post tra loro del tutto discordanti. Questo avviene perché, per via dell’estrema varietà nella composizione dell’utenza, nelle modalità di fruizione del mezzo e nell’offerta qualitativa dei contenuti, è difficile - se non impossibile - individuare una regola generale, applicabile a ogni attività, settore e pubblico.
Consapevoli del rischio di commettere lo stesso errore, esponiamo alcuni fatti che potrebbero chairire in parte la questione. I dati riportati sono presi da Eastern Time e Dan Zarrella di HubSpot.
La prima distinzione da fare è quella tra le ore lavorative e non, cioè tra il momento della giornata in cui l’attività su internet e sui social ferve rispetto ai momenti di flessione. In realtà, entrambi i contesti presentano dei pro e dei contro. Nel caso delle ore di lavoro, si otterranno certamente molti visitatori e commenti. Tuttavia, a causa della concorrenza massiccia e dell’affollamento della rete, il post perderà di rilevanza e aumenterà il tasso di rimbalzo. Viceversa, nel caso contrario, un articolo avrà senz’altro più visibilità, ma inevitabilmente un numero di lettori e commenti minore.
Se proviamo a sezionare la giornata singola, vediamo che la maggior parte degli utenti - siamo intorno al 70% - preferisce dedicarsi alla lettura di uno o più blog durante la mattinata. Infatti, sempre secondo le statistiche, un blog ottiene mediamente le punte di traffico intorno alle 11 di mattina. Curiosamente, però, il numero più alto di commenti ricevuti si colloca alle 9 e la quantità di link che rimandano al blog raggiunge il suo apice molto presto, cioè alle 7. Inoltre, considerando la distinzione di genere, si scopre che gli utenti che prediligono la lettura nelle ore notturne sono prevalentemente uomini.
Dai dati si evince, infine, che il modo di dire less is more non vale per il blogging. Per quanto sia importante il momento giusto, anche la quantità ha il suo peso. Infatti, pubblicare più di un post al giorno permette di raddoppiare il numero di visitatori unici.
Detto questo, non indicheremo gli orari e i giorni migliori per postare sui diversi social network. Questo perché:
Quindi ci limitiamo a evidenziare un paio di consigli che potrebbero tornare utili.
Stabilite con precisione l’identità di chi compone il vostro pubblico: età, genere, professione, ecc. Questo ovviamente serve a capirne le abitudini quotidiane: il vostro lettore ideale è un millennial? Lavora tutto il giorno? È sempre connesso? Assicuratevi quindi che l’orario di pubblicazione corrisponda più o meno al periodo che lui dedica alla navigazione.
Esiste tutta una serie di strumenti che ci aiutano a individuare l’orario più adatto per postare contenuti vari sui diversi social network. Partiamo da Facebook: la piattaforma social per eccellenza offre l’opportunità di accedere alle statistiche della propria pagina e scoprire in quali fasce orarie i propri follower sono online.
Uno strumento simile, ma per Twitter, è Tweriod: inserendo i propri dati di login permette di analizzare gli orari di punta in cui vostri follower si connettono, condividono e commentano i post.
In conclusione, ribadendo che non esiste una sola regola valida per tutti, l’unico modo davvero efficace per individuare il momento migliore in cui pubblicare un post è tentare e ritentare, analizzando i risultati e scegliendo l’opzione più soddisfacente.