Se si vuole avere una qualche speranza di riuscire ad attirare l’attenzione del pubblico, come prima cosa, bisogna farsi largo tra la folla. In un mercato così affollato e caotico come quello odierno, è importante, anzi essenziale, essere in grado di spiccare (per qualità, personalità, convenienza, professionalità), rispetto ai propri concorrenti; altrimenti, la vostra voce si perderà nel brusio generale e non raggiungerà l’orecchio di un potenziale cliente.
Questo è tanto vero per la vita reale (diciamo fisica), quanto per quella virtuale in rete (non meno vera e importante). Così come è difficile fare in modo che il proprio stand ottenga una certa visibilità all’interno di un affollato evento fieristico, allo stesso modo le possibilità che le vostre call-to-action catturino l’occhio dell’utente quasi aggredito dalla miriade di offerte presenti in rete si assottigliano sempre più.
Tuttavia, non è il caso di disperare, né di gettare la spugna: le call-to-action sono uno strumento davvero efficace per portare nuovi visitatori sul vostro sito web; a condizione che queste siano fatte bene. Vediamo allora quattro consigli utili.
La posizione in cui viene collocata una call-to-action è determinante per la cattura dell’utente. Spesso si pensa che una call-to-action sia sufficiente, in realtà ogni pagina del sito dovrebbe contenerne una, dato che sono proprio queste che spiegano al visitatore in cosa consisterà il suo prossimo passo. Questo ovviamente è ancora più vero per la homepage, dato che dovrebbe essere la pagina più visitata.
Un dato che non tutti conoscono è che le CTA posizionate alla fine di un post ottengono dei tassi di click di iscrizione molto più alti rispetto a quelli di banner e CTA posizionate nelle barre laterali. Quindi, il posizionamento della CTA non va preso alla leggera: se un utente legge un articolo del blog, dedicandovi 5 minuti del suo tempo, probabilmente sarà più incline di altri a cliccare sulla CTA sottostante.
Inutile dirlo, il testo è molto importante. Se, per esempio, quello incluso nella vostra CTA non corrisponde - dal punto di vista dei contenuti - a quello presente nella landing page di destinazione, l’utente potrebbe sentirsi confuso e abbandonare il sito.
Se ciò che vi risulta più difficile è la scelta delle parole giuste in uno spazio così limitato - non dimenticate che la soglia di attenzione su internet è davvero bassa -, affidatevi ai verbi. Secondo Dan Zarrella, Social Media Scientist di HubSpot, i verbi sono la categoria grammaticale che genera più condivisioni su Twitter. Un motivo in più per scegliere un messaggio breve, inferiore ai 140 caratteri.
Ultimo consiglio riguardo al testo: cercate di essere naturali e di suonare autentici, evitate le parole trite e ritrite o troppo generiche, che non aggiungono nessun valore alla vostra offerta.
L’occhio vuole la sua parte, si sa e lo abbiamo detto più volte. Il contenuto da solo non ce la può fare e ha bisogno di qualcosa che lo faccia spiccare rispetto al resto della pagina. Quindi, il colore è un altro elemento da non sottovalutare; può segnare la differenza tra un cliente acquisito e uno mancato.
Ogni colore può evocare delle emozioni distinte nell’osservatore: colori freddi come il blu o il verde risultano abbastanza rilassanti, mentre colori caldi come il rosso o il giallo suggeriscono un senso di urgenza e importanza. È consigliabile creare diverse versioni e testarle in modo da capire quale funzioni meglio (A/B test).
Ricordate di prendere in considerazione i colori aziendali, facendo in modo che la CTA non si trasformi in un pugno in un occhio.
Infine, è ovviamente essenziale riuscire a colpire il target esatto. Creare la migliore call-to-action di sempre non vi servirà a nulla se a leggerla saranno persone che non hanno niente a che fare con il prodotto o il servizio offerto. E allora dovrete rivolgervi a un pubblico che sia coerente con la vostra CTA. Ma come si fa?
Prima di tutto, è necessario sondare un po’ il vostro target, conoscere le loro abitudini in rete, le loro necessità; cose che si traducono in parole chiave più ricercate. A quel punto potrete modellare le vostre CTA in base alle parole chiave che risultano più efficaci per attirare il vostro pubblico. Avvaletevi del Keyword Planner di Google AdWords per individuare nuove parole chiave e calcolarne il volume di ricerca.
Seguendo questi quattro semplici consigli, le vostre call-to-action aumenteranno i loro tassi di click andando a scovare solo i lead più qualificati per la vostra impresa.