Quando si clicca su un post o su un’inserzione online si raggiunge una landing page, ovvero una pagina di atterraggio. Il suo scopo è molto importante: deve convertire la curiosità dell’utente in un’azione concreta.
Grazie a questo strumento è possibile implementare una delle più importanti attività dell'inbound marketing: la lead generation.
La domanda, quindi, sorge spontanea: come fare una landing page efficace?
Per rispondere a questa e a tante altre domande sull'Inbound Marketing abbiamo realizzato una semplice guida per le aziende manifatturiere, scaricabile gratuitamente.
In primo luogo, bisogna avere ben chiaro lo scopo della pagina.
Spesso le aziende vogliono ottenere l’indirizzo email dei lettori per poter inviare loro informazioni e offerte sui prodotti e creare un database ricco di informazioni sui clienti da poter sfruttare nella campagne pubblicitarie.
Per quanto riguarda le realtà che operano nel B2B, sebbene il destinatario della landing page sia un’altra impresa invece che un privato, le regole da seguire rimangono simili.
Le quattro conseguenze che una landing page deve suscitare a livello emotivo sono: attenzione, interesse, desiderio e azione. Vediamo come raggiungere questi obiettivi.
Attenzione
Appena si apre una pagina online, a colpire l’occhio sono la disposizione grafica dei testi, il font e il colore.
Quali sono le parti della schermata che si vogliono mettere in risalto?
Sicuramente il titolo e, in misura minore, il sottotitolo. Devono essere accattivanti e occupare uno spazio che li metta in risalto, come la parte superiore e centrale, su cui l’occhio si sofferma prima.
Non solo l’aspetto, ma anche il contenuto della headline deve colpire, quindi conviene essere creativi e interessanti. Grazie al sottotitolo si aggiungono informazioni o uno slogan che rimanga impresso.
Un altro elemento immancabile è sicuramente il logo dell’impresa, che aiuta l’utente a capire subito su che sito si trova, rassicurandolo. Viene solitamente collocato a lato del titolo.
Il visual della pagina è completato dalle hero shot, ossia le foto del prodotto. Queste immagini devono essere notate subito e trasmettere qualcosa a livello emotivo che accenda il desiderio dell’acquirente. Attenzione quindi ai colori e alle luci.
Interesse
Per incuriosire il lettore, è importante scrivere una breve descrizione del prodotto che si vuole vendere o del servizio che si offre. Visto che lo scopo è convertire l’interesse in un’azione, bisogna riuscire a creare un testo convincente, informativo ma allo stesso tempo persuasivo.
La cosa migliore consiste nell’elencare i benefici del prodotto o servizio che si sta promuovendo.
Per semplificare il processo di lettura ed evidenziare tutti i punti chiave, può essere utile usare un elenco puntato. La sua lunghezza, però, dev'essere compresa tra i tre ed i sette punti - l'ideale sarebbe stare sui cinque. Gli utenti, infatti, vogliono ricevere informazioni ma non hanno troppo tempo da investire nella ricerca: un elenco di medie dimensioni fa incontrare a metà strada queste due necessità.
Desiderio
Vogliamo che i lettori compilino il form di contatto, cedendo alcuni loro dati come nome, cognome e indirizzo e-mail in cambio di un lead magnet, ossia di qualcosa che ha innescato il loro desiderio. Il lead magnet può essere ad esempio un buono sconto, un e-book, una guida o un prodotto omaggio.
Se si vuole convincere il pubblico a lasciare le informazioni che ci servono, è indispensabile offrire in cambio qualcosa che abbia un valore.
Quando si richiedono i dati ai lettori, è importante farli sentire sicuri di non incorrere in truffe. Per questo molte landing page presentano delle testimonianze di altri utenti che si dicono soddisfatti del prodotto o del servizio che l’impresa offre. Affinché sortiscano l’effetto desiderato, queste testimonianze devono essere attendibili. Meglio quindi includere nome e foto del testimonial e, se possibile, anche titolo e azienda di appartenenza.
Azione
Siamo all’ultimo step, quello in cui, se tutti i passaggi prima sono stati svolti abilmente, il cliente compila il form di contatto.
Le informazioni che si richiedono al cliente non devono essere troppe, altrimenti sarà statisticamente più probabile che il lettore si scoraggi e non inizi il processo di conversione.
Un’altra regola importante fa riferimento all’equilibrio: non si possono chiedere molti dati in cambio di un lead magnet di poco valore. Se si necessitano molte informazioni sui clienti, è bene offrire un magnet che l’utente desidera fortemente.
In alternativa, si può anche suddividere il form in due pagine. Nella prima fase si forniscono i dati principali, come nome ed e-mail, e solo successivamente si richiedono maggiori informazioni. In questo modo non si rischia di disincentivare i lettori con un processo troppo lungo.
Infine, arriviamo a una componente fondamentale: il tasto della call-to-action, il quale invita gli utenti a inviare il form compilato. La CTA button dev'essere ben visibile, per cui spesso si utilizzano colori intensi (sempre in linea con lo stile del sito e del brand). La frase che riporta, solitamente, contiene uno o più verbi imperativi che esortano all’azione, come ad esempio: “iscriviti”, “scopri”, “esplora”, “ottieni”, eccetera.
Ora che hai una landing page di successo, è bene usare i preziosi dati dei clienti per delle campagne di comunicazione informative ed interessanti, che ricompensino la fiducia che gli utenti hanno riposto nella tua azienda.