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Il Content Marketing spiegato da Game of Thrones

Scritto da Giulia Castagna | 24 giugno 2014

Qualcuno è stato entusiasta fin dall’inizio, alcuni si sono lasciati avvicinare senza opporre resistenza, altri ancora si sono rifiutati coprendosi gli occhi e tappandosi le orecchie, ma alla fine quasi tutti si sono ritrovati incollati davanti a TV o PC per guardare Game of Thrones.

La fortunata serie televisiva americana, ispirata dalla saga A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin, ha rapidamente conquistato il pubblico di molti Paesi ed è diventata oggetto di discussione di moltissime pause caffè - anche nei contesti più impensabili.

Sul sito Entrepreneur.com, è comparso un curioso post in cui l’autore, Jim Yu, collega le caratteristiche salienti di tre casate reali della serie alle best practices da seguire per un content marketing efficace. Ecco cosa è emerso!

In Game of Thrones tutto può essere riconducibile a una lotta di potere: guerra tra dinastie, scontri tra fratelli e alleanze traballanti. Sebbene i marketer non debbano preoccuparsi di processi per duello o di covate di draghi, la produzione di campagne di content marketing di qualità può alle volte apparire loro come una vera battaglia.

Si tratta di prendere il controllo di ottime idee, imbrigliare quella creatività all’interno di un mezzo comunicativo e conquistare l’attenzione dei popoli. Allora come si fa a catturare l’attenzione del pubblico? In attesa della prossima - e ultima - stagione, vediamo cosa possiamo imparare dai motti delle casate di Westeros.

 

Casa Stark: Winter Is Coming

 

Arya Stark possiede senza dubbio il più impressionante istinto di sopravvivenza: l’abbiamo vista trasformarsi dalla bambina pestifera in abiti da principessa in uno dei personaggi più motivati e intraprendenti.

Per i marketer questa intraprendenza è vitale. Uno degli aspetti più difficili nella produzione di contenuto è proprio riuscire a proporre con costanza idee rilevanti e puntuali. Smettere di pubblicare quando si è a corto di argomenti non è ammissibile. Bisogna imparare a mettere da parte le idee sempreverdi in grado di sopravvivere ai rigidi inverni del blocco dello scrittore. Ogni tema va sfruttato fino all’ultimo commento o tweet, perché per quanto sia stato ricco il raccolto, l’inverno sta arrivando.

 

Casa Lannister: Hear Me Roar

 

I Lannister non hanno certo timore a far sentire la propria voce. Prendiamo Tyrion, per esempio: che stia schiaffeggiando la faccia di un irritabile sovrano o che stia pronunciando un aspro discorso di difesa in tribunale, sa esattamente come far risuonare le sue opinioni. Per i marketer la produzione di contenuti non basta, devono raggiungere qualcuno.

Oggi il 90% dei consumatori svolge le proprie attività e si gode i contenuti su dispositivi multipli (fonte: Think With Google). Farsi sentire in un mercato così rumoroso, è necessario far girare le campagne su canali diversi ma mantenendo l’esperienza uniforme.

Piuttosto che creare dei contenuti unici e distinti per ogni canale, è meglio identificare i contenuti migliori e diffonderli efficacemente. Un esempio di brand con il timbro dei Lannister è Starbucks: l’esperienza nei suoi locali è strettamente legata alla presenza sui social media, alle app mobile e al sito web; in questo modo Starbucks ha raccolto un pubblico di clienti altamente coinvolti.

Puntate rafforzamento della brand identity sui diversi canali e tutti sentiranno il ruggito dei vostri contenuti.

 

Casa Tyrell: Growing Strong

 

 

Il personaggio di Margaery Tyrell (pace all'anima sua) è l’incarnazione del motto di famiglia. Ogni sua mossa è attentamente soppesata e, nonostante sia circondata dal caos e dall’instabilità, riesce sempre a mantenere saldo davanti a sè un obiettivo a lungo termine. Questo è il tipo di atteggiamento che ogni marketer dovrebbe avere per sempre in mente i risultati e assicurarsi che la sua campagna cresca forte.

Il mercato di oggi è imprevedibile come un matrimonio a Westeros, ma a decisioni prese, bisogna mantenersi concentrati sui risultati finali: qual è il valore di questi contenuti per i lettori? Che tipo di coinvolgimento ne scaturirà?

Con più di 7 milioni di spettatori (negli States), non c’è dubbio che Game of Thrones sia una delle serie TV di punta degli ultimi anni. Allo stesso modo, il content marketing non è una moda passeggera: i contenuti, se maneggiati correttamente, continueranno ad essere un ottimo strumento di comunicazione con i clienti.

I marketer che sapranno incanalare la creatività e la passione all’interno di contenuti di qualità, rilevanti e multicanale, si apriranno il cammino attraverso i 7 regni fino al Trono di Spade.