In tempi recenti le aziende stanno cercando di affinare sempre più le loro tecniche di marketing, soprattutto tentando di innovare le strategie tradizionali attraverso mezzi meno esplicitamente commerciali. Una delle armi più efficaci in questo contesto sono sicuramente i blog aziendali.
I corporate blog, infatti, sono strumenti che permettono all’azienda di rivolgersi ai suoi clienti (ma non solo) in modo non impostato, informale e anche creativo. Attraverso i contenuti pubblicati si può parlare dei propri prodotti e delle proprie iniziative, ma soprattutto si può consolidare l’immagine aziendale e rafforzare la propria filosofia ampliando il range di argomenti trattati. Proprio per questo il blog aziendale è uno strumento adatto a ogni tipo di attività.
Capire come gestire un approccio comunicativo del genere può però risultare molto complesso, bisogna dunque conoscere il funzionamento dei blog e sfruttarne appieno le potenzialità. Proprio con questi obiettivi il sito specializzato blogaziendali.com ha condotto un’indagine su 207 aziende che utilizzano questo strumento per analizzarne i comportamenti e le modalità di gestione. Il sondaggio online composto da dieci domande è stato somministrato fra agosto e dicembre 2012, in modo da ottenere una fotografia della situazione dei corporate blog alla fine dello scorso anno.
Da questa piccola ricerca emerge che il destinatario dei blog gestiti dalle aziende è nel 56% dei casi il consumatore finale, mentre solo un blog su tre è realizzato per parlare ad altre aziende (il 17%, invece, si rivolge ad entrambi i tipi di pubblico). Interessante è anche notare come, nonostante le tecniche d’utilizzo si siano affinate solo negli ultimi anni, il blog sia un social media sfruttato già da molto tempo: il 44% di essi ha infatti da due a quattro anni. Però il 47% delle aziende intervistate ha iniziato ad utilizzarlo da meno di due anni, dunque rimane una scelta molto consona anche per quelle imprese che si affacciano per la prima volta alla comunicazione online.
Di certo la strada del corporate blog è molto consigliata di questi tempi: se il 58% delle attività commerciali ha aperto un blog per iniziativa interna, resta consistente la fetta di chi ha seguito i consigli di un’agenzia di comunicazione o comunque di una consulenza esterna. Significativa è anche la scelta tecnologica con cui le varie imprese affrontano la creazione del blog: integrarlo o meno nel proprio sito aziendale è una scelta che influenzarà la percezione dell’utente e in ogni caso il 46% delle realtà hanno deciso di inserirlo nel proprio sito, mentre solo il 20% ha creato un dominio proprietario distinto da quello della casa madre.
Genericamente le aziende si aspettano di avere ogni possibile ritorno da questo tipo di operazione, ma più specificamente il 20% lo fa per ampliare le tecniche di PR (lead generation, passaparole ecc.) e il 19% per ricercare nuovi clienti. Tutto ciò si può ottenere comunque solo attraverso la cura e l’attenzione che vengono dedicate a questo strumento: un corporate blog efficace è quello che può vantare contenuti originali e di qualità, venendo costantemente aggiornato e seguito da persone esperte e attente alle dinamiche sia interne che esterne all’impresa. Gli intervistati sembrano allinearsi positivamente su queste tendenze: il 69% dei blog aziendali è seguito da una persona specifica all’interno dell’azienda (il 9% addirittura da più d’una) e il 55% di essi viene aggiornato con più di un post al mese, fino a superare in alcuni casi anche una pubblicazione a settimana (1 su 4).
Il punto centrale, comunque, è che le potenzialità dei blog aziendali sono ben chiare, più difficile è invece definire con sicurezza quali siano le risposte in termine di ROI, aspetto fondamentale in un periodo economico non propriamente facile, in cui ogni investimento deve essere calibrato e massimizzato nei risultati. In ogni caso, se seguiti in modo assiduo e con risorse di qualità, i blog permettono all’azienda di farsi conoscere e di comunicare in modo efficace e persuasivo: cosa che, anche in tempi di crisi, non è da poco.