Per assicurarvi che le vostre call-to-action funzionino davvero e portino dunque a un aumento dei tassi di conversione, è essenziale identificare di volta in volta (con il passare del tempo è inevitabile che alcune tendenze cambino) i punti cruciali che determinano il successo o il fallimento di una determinata CTA.
Questo è ancora più vero in questi ultimi anni di rivoluzione tecnologica, in cui l’avvento dei dispositivi mobili come smartphone e tablet hanno ulteriormente abbassato la soglia di attenzione dell’utente medio su internet. Ciò significa che è ancora più importante ottimizzare al meglio ognuna delle vostre call-to-action. Ma come fare?
Non esiste in realtà una formula matematica, ci sono però alcune accortezze che, se rispettate, aumentano considerevolmente le vostre possibilità di successo. Vediamone alcune relative al posizionamento della call-to-action all’interno di una determinata pagina web. Per un’analisi più dettagliata sull’argomento, scarica il nostro ebook Che Cos’è una Call-to-Action.
In base ai dati raccolti, le CTA collocate all’interno di un banner - sia che si trovi in cima alla pagina di un blog o in qualsiasi altra sezione del sito - generano un tasso di click estremamente basso (0.6%).
Per quanto utilizzati da molte aziende, i banner non generano più un grande interesse nell’utente, il quale è ormai abituato a vederne centinaia ogni giorno fin dall’inizio della navigazione sui motori di ricerca e tende quindi a ignorarli per principio.
Suggerimento:
È evidente che i vostri visitatori siano molto più interessati ai contenuti delle vostre pagine piuttosto che a qualsiasi immagine o CTA in forma di banner. Fino a che questi non avranno assimilato la sostanza dei vostri testi, la call-to-action passerà inosservata.
Seguendo il ragionamento esposto poco sopra, segnaliamo che le call-to-action posizionate alla fine di un post del blog ottengono i risultati migliori: non solo raggiungono un CTR (click-through-rate) del 3.2%, ma anche il 62.1% in termini di conversione.
Ciò in realtà non dovrebbe sorprendere: chiunque si dimostri disposto a leggere un articolo fino alla fine, sarà anche molto interessato ai servizi correlati.
Suggerimento:
Cercate di inserire una call-to-action alla fine di ogni nuovo post. Cosa più importante, fate in modo che la call-to-action sia sempre strettamente legata all’argomento trattato nell’articolo.
Un dato sorprendente: le call-to-action posizionate all’interno di una barra laterale ottengono un miserrimo 0.2% di CTR. Va detto che poi, di questo 0.2% quasi la metà arriva alla conversione, ma questo non è sufficiente a giustificare la presenza sulla pagina di una CTA così inefficace.
Suggerimento:
Non vi consigliamo dunque di affidarvi a questa opzione. Tuttavia, non vi consigliamo nemmeno di scartarla a priori. Come abbiamo detto non esiste una formula esatta: ciò che non funziona per una determinata realtà potrebbe invece essere perfetta per un’altra.
Qua si fa difficile: sebbene il CTR relativo alle call-to-action presenti in homepage si attesti attorno all’1.7%, l’efficacia può dipendere dall’entità del volume di traffico che la vostra homepage è in grado di attirare (dipende anche dal tipo di contenuto promosso dalla CTA: 1,7% con un ebook? Andiamo un po’ male; 1,7% con un questionario di valutazione? Quasi un successo).
Suggerimento:
Analizzate non solo la quantità, ma anchel a qualità del traffico che ogni giorno arriva alla vostra homepage: in base ai gusti e agli interessi dimostrati dalla maggior parte dei visitatori, selezionate il contenuto più coerente e collegatelo alla vostra CTA principale.