Hai scelto quali social network utilizzare, hai impostato una social media strategy, hai pensato ai migliori contenuti da pubblicare e hai iniziato a postarli. E adesso? È arrivato il momento di fare un report dell’attività che hai svolto fino a questo momento!
Capire quanto è efficace la tua social media strategy è infatti uno dei punti fondamentali da portare avanti in una più ampia ottica di marketing. Pensaci bene: inizieresti mai un percorso di allenamento fisico senza mai misurare, ogni settimana, i tuoi avanzamenti in tema di massa muscolare, peso e prestazioni?
La stessa cosa vale anche per i social media: che si tratti di Facebook, Twitter, Instagram o LinkedIn, che tu utilizzi gli Insights di ogni piattaforma o un software che sia in grado di misurarli tutti, in ogni caso per raggiungere degli obiettivi concreti è bene valutare, in un lasso di tempo, l’attuale stato dell’arte della tua strategia social.
Per farlo, devi considerare alcuni elementi che sono propri di ogni piattaforma e che, a vario titolo, ti permettono di avere una panoramica esaustiva della tua strategia. Qui sotto ne abbiamo raccolti sei!
1. Quante volte un utente visita la tua pagina social?
Uno dei primi elementi da considerare è quello delle visualizzazioni della pagina. Ma di cosa si tratta? Come riporta Facebook, esso “indica il numero di volte in cui il profilo di una pagina è stato visualizzato da persone che avevano effettuato l’accesso e da persone che non lo avevano effettuato”.
In altre parole, indica il numero di volte che viene visualizzato il tuo profilo, indipendentemente dal fatto che qualcuno ci abbia cliccato sopra, o, anche, che abbia messo un like o un commento a uno dei tuoi post.
2. Quanto spesso pubblichi?
Si tratta di una domanda alla quale non si può dare una risposta univoca. Diciamo che, in linea di massima, molto dipende dalla mole di pubblicazioni che effettui a monte, ossia sul tuo sito o blog aziendale: se sei un quotidiano di informazione generalista è normale (oltre che doveroso) che tu posti la maggior parte delle tue notizie sui tuoi canali social.
Ma se sei un’azienda che vende else per le spade laser e hai ben poche news aziendali da divulgare allora non devi affatto abusare dei social network: il rischio, in entrambi i casi, è quello di non avere un’attività equilibrata tra quanto hai da dire e una corretta divulgazione social!
3. Che tipo di engagement sei in grado di creare?
Si tratta del parametro delle interazioni: esso indica quante volte gli utenti interagiscono con la tua pagina social e i tuoi post attraverso attività quali richieste d’iscrizione, like, recensioni ma anche reaction varie, commenti e condivisioni.
Un alto livello di engagement è termometro non solo della buona riuscita di una social media strategy ma anche della pubblicazione di contenuti interessanti e adatti al tuo pubblico.
4. Rispondi come se fossi Speedy Gonzales!
Anche la velocità di risposta rientra nel grado di engagement della tua pagina ma diventa un parametro a sé stante, specie nell’applicazione Messenger di Facebook: sulla tua pagina, infatti, i tuoi utenti possono visualizzare entro quanto (qualche minuto, qualche ora, qualche giorno) rispondi alle loro richieste.
Non solo. Un altro dato cui i tuoi visitatori hanno accesso è il tasso di risposta, ossia la percentuale di nuovi messaggi a cui la tua pagina invia una prima risposta nel giorno in cui vengono ricevuti. Maggiore sarà la tua percentuale e maggiore sarà anche il senso di sicurezza che veicolerai agli utenti.
5. Riesci a finire nei trend?
Un social che basa gran parte del suo senso di esistere sui topic, ossia sugli argomenti, è Twitter: essi sono identificati grazie all’utilizzo di hashtag, vocaboli preceduti da un cancelletto, che vengono lanciati da una pagina o da un profilo.
Più questi topic sono utilizzati dalla rete che cinguetta e più essi hanno possibilità di entrare a fare parte dei trend, ossia della tendenza del momento. Ebbene, se il tuo argomento entra nei trending topic della giornata significa che un sacco di persone hanno parlato di te!
6. Follower VS following
Un concetto non sempre chiaro è la differenza che intercorre tra utenti che danno e ricevono il follow, ossia l’interesse a seguire una pagina. Tutto si basa sull’uso della lingua inglese e, una volta chiarita la differenza, l’intero sistema diventa assai semplice: follower è colui che segue la tua pagina, mentre following è l’atto che tu compi di seguire un’altra pagina.
Su social network come Twitter o Instagram questi due parametri sono facilmente misurabili, già a partire dalla home del tuo profilo: la situazione ottimale è quella di non eccedere mai nei following rispetto ai follower o, ancora, di avere uniformità tra i due numeri.