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6 strumenti per misurare presenza online e web reputation

Scritto da Delmonte | 26 marzo 2018

Quanto è “attraente” il mio sito aziendale? Quante delle mail che invio vengono davvero aperte e lette dai miei destinatari? Quali sono i temi che i miei follower leggono più volentieri sulle pagine social che gestisco?Qual è l’immagine che la mia azienda dà di sé nel maremagnum della rete?

Sono solo alcune delle domande che chiunque analizzi la presenza online e la web reputation di un ente deve porsi per trovare delle risposte adatte e implementare così una strategia efficace. Un’attività importante nella vita di un’azienda ma che, come direbbero i latini, non porta niente di nuovo sotto il sole: anche il marketing tradizionale, infatti, si è sempre occupato di conoscere il posizionamento sul mercato di un’azienda che fa pubblicità.

A cambiare, piuttosto, sono i tempi con cui si può porre rimedio in caso di errore. Una delle componenti contemporanee che aiutano chi si occupa di presenza online e di web reputation è infatti la rapidità con cui i dati possono essere letti e studiati: una vera e propria contrazione delle tempistiche che permette agli analisti di raddrizzare la strategia prima che succeda l’irreparabile.

Tutti gli strumenti a tua disposizione

Ma come si fa? Semplice: basta utilizzare alcuni strumenti, gratuiti o a pagamento, che sono stati creati appositamente per analizzare i due parametri della presenza online e della web reputation di un’azienda. Questi tipi di tool possono valutare i due criteri in questione secondo diverse modalità di approccio. Qui sotto ne abbiamo raccolti sei, dividendoli per raggio d’azione: eccoli! Siamo sicuri che troverai quello che fa al caso tuo e della tua azienda.

 

 

 

 

1. Google Trends

Serve, in uno stadio preliminare, per monitorare la presenza sul web di un’azienda. Questo tool verifica infatti i trend di ricerca su Google legati al settore, all’argomento o al nome stesso dell’azienda che si sta analizzando e definire così il sentiment degli utenti verso le materie appena elencate. È inoltre possibile affinare tale ricerca filtrandola in un arco di un tempo specifico, in maniera geo-localizzata ma anche in campi di ricerca concentrati quali Web, Immagini, News e molto altro ancora.

 

2. Grader per il sito web

Si tratta di un test di valutazione strutturato tramite una serie di domande mirate. Le risposte a queste ultime, infatti, restituiscono una fotografia dello stato attuale di una strategia aziendale, valutando diversi parametri legati allo stato dell’arte della presenza online e della web reputation dell’ente in questione.

 

3. Talkwalker

Si tratta di un tool di social media listening, attività legata alla raccolta delle conversazioni su una determinata azienda e all’analisi del sentiment su quest’ultima. Talkwalker è a pagamento e consente di estrapolare tutto quello che si dice sull’ente in questione calcolando quanto se ne parla e se lo si fa positivamente, negativamente o in maniera neutrale.

 

4. Fake page rank checker

Il PageRank è uno dei metodi che Google utilizza per stabilire la rilevanza di una pagina web. Tuttavia, col proliferare di provider che vendono domini fraudolenti che utilizzano il reindirizzamento di un sito ad altri con un ranking elevato, è bene stare allerta. Fake page rank checker è dunque uno strumento che consente di analizzare il vero ranking di una pagina web e differenziarlo da altri creati da domini falsi o dai cosiddetti “black hat”, hacker malintenzionati o con intenti criminali.

 

5. Google Alerts

Serve per monitorare la presenza sul web di un’azienda e la reputazione di cui quest’ultima gode online. Tramite un servizio di notifiche, infatti, è possibile impostare una o più chiavi di ricerca di cui si desidera ricevere notizia e, ogni volta che queste vengono nominate pubblicamente sul web, sono inserite all’interno di notifiche inviate direttamente a chi ne ha fatto richiesta. La sentiment analysis verrà da sé: se alle parole chiave impostate vengono infatti correlate notizie negative o positive, allora non sarà difficile dedurre il grado di reputazione dell’azienda.

 

6. SEMrush

Si tratta di un tool a pagamento che aiuta a conoscere il posizionamento all’interno di una classifica sia del sito di un’azienda sia di quello dei suoi concorrenti. Come? Semplice: analizzando e suggerendo le parole chiave che consentono ai concorrenti di avere molto traffico oltre che una lista di keyword ad alto volume di ricerca che contribuirebbero a migliorare il traffico del sito sotto analisi.