Post, commenti, foto, video, chat, ecc. Gli elementi che compongono i diversi social network sulla piazza sono moltissimi, ma l’idea di partenza, il punto fondamentale e imprescindibile per ognuno di essi, rimane la partecipazione degli utenti in rete. Senza il coinvolgimento diretto di masse di persone, ogni strategia di carattere social morirebbe sul nascere.
Chiarita questa ovvietà, ci si pone la domanda: “allora come incrementare e rinnovare costantemente il livello di engagement (coinvolgimento) di fan, follower, e pubblico in generale?
Una delle soluzioni migliori consiste nel far divertire l’utente, appassionarlo attraverso una forma attiva di intrattenimento. E quale migliore calamita di un gioco? Magari tale proposta non riscuoterà un grande successo tra le vecchie generazioni ma, se ci pensiamo, tutte le persone nate dagli anni ‘70 in poi sono cresciute intorno a un gioco da tavolo (dal classicissimo monopoli all’allegro chirurgo) o impugnando la manopola di un videogioco (dal primo Super Mario alla Wii).
Come dimostrato dalle tendenze dell’ultimo anno, l’integrazione di minigiochi all’interno dei social network, al pari dei contest a premi, si è rivelata un’ottimo metodo per aumentare il traffico verso il sito web.
Alzi la mano chi non ha mai perso 5 minuti per giocare con i doodle interattivi di Google (anche quando non avevate alcun bisogno del motore di ricerca). Al momento non ce ne siamo accorti, ma ci siamo lasciati coinvolgere e abbiamo interagito con il sito di Big G. Immaginate allora il potenziale nascosto all’interno delle piattaforme social.
Che Facebook rappresenti terreno fertile per lo sviluppo di minigiochi non è certo un segreto. Basti pensare a tutte le richieste di FarmVille che ricevete ogni giorno. Tuttavia, questo lato del social di Zuckerberg può essere sfruttato anche dalle aziende per interagire in modo più informale - e se vogliamo, indiretto - con i propri utenti. Un esempio curioso ce lo offre la catena alberghiera Marriott, che ha sviluppato un videogioco di simulazione gestionale tramite il quale testare le competenze dei singoli candidati ad una posizione aperta e valutarne l’eventuale assunzione.
Ad ogni modo, non è strettamente necessario che ad ogni gioco corrisponda un premio per il vincitore o per tutti i partecipanti. Il solo fatto di offrire all’utente cinque minuti di svago inedito dovrebbe essere sufficiente a divertirlo e ad aumentare il suo livello di coinvolgimento con il vostro brand.
Non bisogna sottovalutare l’utilità degli hashtag su Twitter. Oltre a etichettare argomenti seri e impegnati, sono anche capaci di scatenare veri e propri fenomeni virali. Alle volte, anche l’idea più semplice riesce ad ottenere risultati inimmaginabili.
È ciò che è successo per esempio a Starbucks nel Regno Unito con la campagna #freestarbucks. Qualche giorno prima del lancio dell’iniziativa, l’azienda aveva comunicato esclusivamente su Facebook e Twitter che nel giorno prestabilito avrebbe offerto un latte a chiunque avesse dato il suo nome al barista.
Risultato? 25 mila tweet con l’hashtag #freestarbucks, 5.12 milioni di impressioni su Twitter, 350.000 latte distribuiti in un giorno, migliaia di nuovi clienti, e migliaia di nuovi contatti sui social con cui instaurare una connessione.
Nei giorni in cui il selfie è il genere di fotografia più scattata e diffusa, lanciare un concorso a premi che preveda l’invio di una foto creativa è fin troppo facile. Sono infatti un’infinità le aziende che hanno chiesto agli utenti in rete di condividere un proprio scatto in cui fosse immortalato un prodotto, un’azione o un’interpretazione di un momento specifico.
Si va dalla riproduzione da parte dei fan di Bob Dylan di un fotogramma del video Subterranean Homesick Blues in occasione dell’uscita del suo ultimo album.
Lo staff di Barack Obama, durante il periodo di campagna elettorale, ha invitato molti sostenitori a pubblicare una foto, accompagnata dal hashtag #forall, in cui mostrano un messaggio scritto sulla propria mano. Lo scopo era quello di sensibilizzare anche le fasce più giovani e raccogliere un numero maggiore di voti.
Questi sono solo alcuni esempi. Tuttavia, il messaggio è chiaro: i social media possono essere divertenti e devono essere coinvolgenti. Sfornare idee creative è il modo migliore per rafforzare il rapporto instaurato tra il pubblico e il vostro brand.