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5 domande di autovalutazione: quanto è efficace il tuo sito aziendale

Scritto da Delmonte | 13 aprile 2018

In un mondo sempre più digitalizzato, gran parte di quello che ha a che fare con l’uomo e con le sue relazioni verso l’esterno passa dalla rete. 

Un discorso molto simile vale anche per le aziende: chiunque voglia farsi conoscere da un pubblico sempre più vasto, infatti, deve rendersi reperibile sulla maggior parte dei canali che il web offre.

Tra questi ultimi, una piattaforma ormai imprescindibile per qualunque azienda è quella rappresentata dal sito aziendale: è soprattutto da qui, infatti, che passa la maggior parte del traffico di utenti i quali, incuriositi da una notizia o mossi da una necessità, vi si indirizzano dopo una debita indagine sui principali motori di ricerca. Ed è proprio qui che, in certi casi, è possibile concludere una vendita.

 

Tra tool online e test di autovalutazione

Ma come fa un’azienda a capire se la strategia che sta seguendo è corretta o se, invece, va aggiustata in qualche sua parte? Beh, di certo i metodi non mancano: per esempio, una serie di tool online, siano essi gratuiti o a pagamento, permettono di analizzare determinati aspetti legati al proprio sito Internet e di trarre le dovute conclusioni.

Tuttavia, se vuoi avere una panoramica il più complessa possibile dello stato dell’arte del tuo sito aziendale allora può essere utile che ti sottoponi a un test di autovalutazione: esso deve contenere diversi quesiti mirati ad analizzare tutto quello che ha a che fare con il sito stesso. Le domande da porsi sono dunque tante e si focalizzano sui macro temi che riguardano il buon funzionamento di questo canale. Qui di seguito abbiamo raccolto 5 domande che possono fare al caso tuo.

 

 

 

 

1. Quanti utenti è in grado di attrarre il tuo sito Internet?

Un sito web è come una calamita per il ferro: più è consono alle best practice imposte dalla rete e più sarà in grado di attirare utenti che trovano su quel canale non solo contenuti interessanti ma anche di facile reperimento e di bell’aspetto.

Pertanto in questa fase è importante che tu possa valutare il corretto funzionamento delle buone pratiche di cui accennavamo poco sopra: parliamo di SEO e keyword strategy, di ottimizzazione per i motori di ricerca, ma anche della redazione di contenuti utili e belli e della costruzione di un sito fruibile.

 

2. Quanti lead riesci a generare online?

In questa fase l’obiettivo si sposta dal computo del numero di utenti che sono capitati sul tuo sito web al reperimento di possibili clienti (o lead) interessati a quello che offri. Per capire quanti di questi lead il tuo canale riesca a generare, dunque, bisogna valutare parametri quali la presenza e la qualità di call-to-action, landing page e form che possano indirizzare un utente verso il passaggio allo status di cui sopra.

Ancora una volta, poi, è importante focalizzarsi sulla qualità dei contenuti proposti: è importante proporre agli utenti solo materiali scaricabili davvero interessanti e vantaggiosi. Saranno questi ultimi, infatti, a invogliare i possibili clienti a compilare il form, lasciando così all’azienda notizie utili su di sé.

 

3. Quante vendite sei in grado di portare a termine grazie alla tua presenza online?

In questo stadio è importante valutare l’efficacia delle attività di nurturing, nonché il livello di organizzazione e segmentazione dei contatti. Ci spieghiamo meglio: solo attraverso una corretta gestione dei lead (attraverso un database di contatti e, meglio ancora, di un CRM) infatti, potrai inviare ai contatti che hai generato dei workflow di mail personalizzate che li spingano sempre di più ad avvicinarsi all’acquisto del prodotto o del servizio che proponi loro.

I contenuti che offri dovranno, in questa fase più che mai, convincere definitivamente chi ha espresso interesse per la tua azienda a preferire quest’ultima ai competitor, in modo da effettuare una volta per tutte l’acquisto.

 

4. Quanto spesso un cliente torna sul tuo sito aziendale?

Si tratta di una fase che viene dopo la chiusura di una vendita e che testa le tue capacità di “coltivare” un cliente senza abbandonarlo dopo che quest’ultimo ha effettuato un acquisto. Ora che ne conosci non solo nome e cognome ma anche posizione lavorativa, età e preferenze di sorta, infatti, è importante continuare a proporgli materiale che tenga alta la sua attenzione verso la tua azienda. Come? Facile: attraverso contenuti personalizzati e sondaggi che funzionino per davvero.

 

5. Alla luce di questi dati, quali obiettivi ti poni?

In base alle risposte che ti sei dato nei punti precedenti, è importante fissare degli obiettivi da raggiungere in un determinato lasso di tempo. Migliorare la presenza online di un’azienda significa infatti sapere da quale stadio si parte e avere bene chiaro dove si vuole arrivare.

Ora sai quale procedimento attuare per rendere il tuo sito più performante. Tuttavia, se vuoi un responso e dei consigli personalizzati, fai il nostro test di autovalutazione! Scoprirai qual è il tuo livello di presenza online e otterrai dei suggerimenti per migliorarlo.