Negli ultimi anni, sempre più aziende stanno adottando l’Inbound Marketing come metodo per promuovere i propri prodotti o servizi. Non è un caso: l’Inbound sta prendendo così tanto piede per le sue tecniche innovative, molto differenti dalle vecchie pratiche dell’Outbound.
Contenuti, social, SEO, buyer persona e buyer’s journey sono solo alcune delle parole chiave che dettano il successo del primo sistema rispetto al secondo.
In questo rinnovato clima non stupisce, dunque, che un un’agenzia di Inbound punti particolarmente sulla qualità dei servizi che offre. Per farlo, è importante che si serva di strumenti che garantiscano un alto livello delle prestazioni fornite: tra di loro grande importanza ricopre il team, un vero e proprio network di professionisti che, su diversi canali e con diverse specializzazioni, lavora al successo dell’azienda.
Ma la vera forza dell’agenzia dev’essere un’altra: non basta, infatti, che la squadra sia composta da personale qualificato se poi non c’è collaborazione e dinamicità al suo interno.
Alla luce di quanto detto, appare chiaro che è importante strutturare team dinamici all’interno di un’agenzia di Inbound, affinché conoscenze, competenze e professionalità possano interagire e connettersi per un risultato di altissimo livello. Qui di seguito troverete quali sono, nello specifico, i cinque motivi importanti per strutturare team dinamici.
L’unione fa la forza
Come dicevamo prima, un team che funziona, all’interno di un’agenzia Inbound, è composto da diverse persone che hanno ruoli ben delineati. Ciò comporta che ogni persona sia portatrice di conoscenze e competenze specifiche: queste contribuiscono al raggiungimento di buon risultato per il cliente. Solo attraverso la collaborazione di diversi membri del team, però, è possibile accrescere le potenzialità di successo.
Nel corso dell’elaborazione di un progetto con un cliente è possibile che, per qualunque motivo, vi siano intoppi e rallentamenti del lavoro: tranquilli, non c’è nulla di anomalo. Ma per avere una risposta pronta ed efficace, è bene che il team si allei per trovare una soluzione. Come? Attraverso il passaggio del know how. Può succedere, per esempio, che uno stesso problema sia stato riscontrato nel corso di un lavoro simile con un cliente diverso. In questo caso, l’esperienza accumulata in quel frangente traccerà la strada: i tempi di risoluzione si accorceranno e la risposta del team sarà veloce e puntuale.
Sganciamoci un attimo dalla logica aziendale: non dimentichiamoci, infatti, che ogni membro di un team è, prima di tutto, una persona con inclinazioni, preferenze e, perché no, anche hobby personali. Tutte queste skill sono facilmente riversabili nel lavoro che ognuno svolge per l’agenzia: tra chi è più ferrato nella grafica, chi nelle pubbliche relazioni, chi nella scrittura e chi nell’informatica, il team diventa dinamico e permette di lavorare al meglio.
L’obiettivo di un team che lavora con l’Inbound Marketing è il successo del cliente e, quindi, dell’agenzia. La chiave del successo risiede, senza dubbio, nel dialogo che si instaura tra i vari membri del gruppo: confrontarsi, riunirsi per progettare e aiutarsi nel corso del lavoro sono buone pratiche da seguire per evitare che possano insorgere incomprensioni. Queste ultime, nate spesso da un processo di personalizzazione e di mancanza di confronto, rischia di rovinare il lavoro svolto, vanificando non solo il lavoro dei singoli ma soprattutto il lavoro dell’intero team.
Come già detto in precedenza, un team è formato da persone che hanno passioni e interessi. È bene coltivarli assieme, anche oltre l’orario lavorativo, in eventi o intere giornate passate in gruppo. E possibilmente senza parlare troppo di lavoro.