Ci siamo, è arrivato il momento di usare le buyer persona. Le hai studiate con grande cura, accostando dati ricavati da tutti gli strumenti che hai a disposizione, intuito compreso. Pian piano gli identikit hanno cominciato a delinearsi, a prendere forma.
Ad avere un nome, un’età, un lavoro. Adorano certe cose, ne detestano delle altre.
Ora che le conosci come se fossero le tue tasche, non permettere che il tuo lavoro cada nel dimenticatoio. Le buyer persona sono i tuoi interlocutori! Qui troverai gli 8 consigli che ti diamo per farle calzare a pennello con la tua strategia di marketing.
Poniamo che dai dati emerga che gli utenti entrano in contatto con il tuo brand soprattutto attraverso Youtube: apprezzano molto i webinar che organizzi per loro. Cosa ti dice questo? Che dovrai fare in modo che una o più risorse interne alla tua azienda si occupino di monitorare l’andamento del tuo canale, e di curarne i contenuti.
Saper usare le buyer persona significa anche imparare a comunicare usando il loro stesso linguaggio. Osserva il modo in cui parlano, i modi di dire più frequenti, le parole che ricorrono nei loro discorsi quotidiani. Ricorda che dietro agli utenti c’è una community con cui ti devi integrare per farti conoscere e apprezzare.
Hai creato 5-6 persona e devi metterti all’opera con blog e social media? Adesso viene il bello: riuscire a tenerli incollati allo schermo a leggere i tuoi articoli, studiare le infografiche, guardare e riguardare i tuoi video, scaricare gli ebook. Se hai davvero pensato a loro, non vedranno l’ora che arrivi il giorno della settimana in cui pubblichi, proprio come fosse un appuntamento. Se riesci in questo, le tue buyer persona hanno fanno centro assieme a te.
Misura costantemente i risultati che ottieni. Studia le diverse reazioni che i tuoi contenuti suscitano in ognuna delle tue buyer persona. Cerca di capire se ti aiutano a raggiungere un obiettivo, come può essere l’iscrizione alla newsletter o il download di una guida. Nel momento in cui ti accorgi che ci sono dei contenuti che non riscuotono successo, non c’è motivo di continuare a tenerli così come sono. Piuttosto adattali ai gusti degli utenti e rendili simili a quelli che funzionano di più.
Quando prepari un contenuto volto a generare lead assicurati che la landing page attraverso cui lo stai proponendo sia in linea con la tua buyer persona. Intercetta un suo problema e offri la soluzione per risolverlo. Cogli un suo bisogno e fatti trovare pronto a soddisfarlo appieno. Immagina di averla di fronte a te: come la inviteresti all’azione? Rispondi a questa domanda e troverai la call to action su cui ti stai arrovellando.
Lo studio sulle persona ti ha aperto una finestra sulle loro abitudini. Ora che sai come passano il loro tempo online e quali canali preferiscono, puoi perfezionare le campagne a pagamento che già stai facendo o hai in programma di fare. Se hai scoperto che il tuo pubblico trascorre gran parte del suo tempo su Instagram, mentre tu stai investendo molto in Google Adwords, perché non cambiare rotta?
Oggi non possiamo permetterci di avere un sito statico, monolitico, impersonale. Il programmatore a cui ti sei affidato ha un compito fondamentale: rendere dinamico il tuo sito, in funzione delle persona.
Non possiamo piacere a tutti, giusto? E allora è bene sapere a chi non vuoi piacere. Questo ti aiuterà a evitare episodi spiacevoli ed energie sprecate!