Molti dei nostri clienti spesso ci chiedono come si faccia ad “aumentare la qualità dei lead”.
Ma prima ancora di accedere agli strumenti per avere successo, è forse bene capire cosa significa “aumentare la qualità dei lead”: quest’ultima, come ci spiega Carlo, la si raggiunge entrando in possesso di informazioni supplementari sul contatto che non si limitino a essere solo quelle di nome e al cognome.
Da un lato, infatti, ci sono i dati socio demografici (ossia quelli che fanno sapere dove abita il contatto, quanti anni ha, qual è il suo sesso, quale il suo grado di istruzione, il suo ruolo in azienda e il suo potere decisionale). D’altro lato, invece, esistono informazioni che riguardano le sue preferenze, i suoi interessi, le sue esigenze e i suoi bisogni.
Ebbene, il grosso vantaggio di veicolare contenuti di valore attraverso i nostri canali digitali è quello di conoscere proprio queste informazioni. Come? Semplice: prevedendo dei percorsi di conversioni sui contenuti per usufruire dei quali chi atterra sul nostro sito rilascia le informazioni di cui siamo alla ricerca. Una volta raccolte, poi, uno strumento come HubSpot permette di metterle a sistema allo scopo di segmentare il database e tenerlo sempre pulito e aggiornato e di creare liste in base alle qualità di questi contatti.
Se vuoi approfondire l'argomento, leggi l'articolo completo > Sfide e opportunità della lead generation nel settore B2B