I dati parlano chiaro: secondo una ricerca di HubSpot, in una situazione ideale (in assenza, cioè, di variabili specifiche della singola azienda) e nel mercato B2B l’obiettivo di vendita che un’impresa deve porsi è quello di riuscire a convertire in lead il 2% dei visitatori del proprio sito web, il 5% dei quali deve essere poi trasformato in cliente finale. Una formula che, se espressa con numeri reali, suonerebbe pressappoco così: un sito in grado di attrarre 1000 visitatori deve generare 20 lead, arrivando così a chiudere un cliente.
Ma come si fa mantenere questi numeri costanti? E qualora tu volessi incrementarli, qual è la migliore strategia per acquisire nuovi clienti che dovresti mettere in pratica? Insomma, come trovare nuovi clienti online? Sono tutte domande cruciali ai fini del buon funzionamento dell’intera azienda: non si tratta, infatti, solo di aumentare il fatturato dell’impresa ma anche di lavorare nel modo più ordinato possibile per fornire un servizio di qualità all’esterno e per ridurre gli sprechi di tempo e forze all’interno.
Ebbene, la risposta alle domande poco fa elencate non è univoca. Posto che devi sempre partire da una premessa fondamentale (quella del “content is king”), la tua riflessione si deve suddividere in due momenti: in una prima fase devi considerare quali sono gli obiettivi che ti prefiggi dalla tua strategia. Aumentare il traffico al tuo sito? Fare lead generation? Chiudere più lead? Oppure tutti quelli appena elencati? Solo così potrai sapere qual è il canale funzionale allo scopo che ti sei dato: ci riferiamo al sito aziendale, al blog, alle pagine social e alle email.
Ok, giunti a questo punto possiamo dirlo: abbiamo messo tanta carne al fuoco. Ma non disperare: qualunque sia il tuo obiettivo, sei nel posto giusto! In questo articolo puoi trovare tutti i passi che devi muovere per ottimizzare ciascuna fase della tua tua strategia, lavorare per ottenere il massimo dai tuoi canali divulgativi e, quindi, scoprire come trovare nuovi clienti online. Iniziamo!
Il primo e più naturale passaggio per iniziare a farti conoscere al pubblico della rete è quello di divulgare i tuoi contenuti sui canali che lo stesso web ti fornisce. I blog aziendali, per esempio, sono i contenitori più adatti su cui pubblicare news, articoli informativi e materiali premium che parlino sia del tuo settore sia della tua azienda.
Farlo significa tuttavia badare alla cura formale e sostanziale di quello che pubblichi: gli articoli e il sito, infatti, dovranno essere utili alle necessità dei lettori, belli da vedersi e ottimizzati per i motori di ricerca grazie alle tecniche suggerite dalla SEO.
Non solo. Un’altra cassa di risonanza che porta un grande numero di visitatori diretti al tuo sito è rappresentato dai canali social: Facebook, Twitter, LinkedIn e Instagram dovranno essere parimenti curati per fornire un servizio completo ai tuoi follower.
Parafrasando uno storico detto, non di soli visitatori vive il tuo business. Ecco perché se vuoi generare lead devi puntare a migliorare al massimo strumenti come le CTA, le landing page e i relativi form. Come? Andiamo con ordine.
Le call-to-action dovranno spingere i tuoi visitatori a compiere un’azione utile per loro (scaricare un materiale premium) e indispensabile per te (generare lead): per questo potranno essere visuali o testuali, primarie o secondarie, ma in ogni caso esortative e chiare.
Le relative pagine di atterraggio, poi, dovranno contenere un testo che spieghi brevemente l’offerta e un form da fare compilare ai tuoi futuri lead. Quest’ultimo dovrà contenere solo campi strettamente necessari, in modo da non sottoporre a un vero e proprio interrogatorio l’utente disposto a lasciarti le sue generalità.
E se usi già questi strumenti ma i risultati non arrivano? Considera l’idea di effettuare degli A/B test per capire come ottimizzare ogni elemento, oppure prova a puntare su un’offerta più utile e appealing.
Ora che sei in possesso dell’indirizzo email dei tuoi lead, puoi usare tale informazione per entrare in contatto con loro e cercare così di avvicinarli al tuo prodotto o servizio. Ma occhio ai passi falsi! Fare email marketing non significa, infatti, mandare in modo indiscriminato mail e comunicazioni di ogni tipo a chiunque si sia dimostrato interessato. Anzi, “bombardare” i lead di spam è il modo migliore per farli scappare a gambe levate.
Al contrario, ogni volta che mandi loro una mail è importante che tu lo faccia alla persona più adatta, con il contenuto corretto e al momento giusto. Cosa significa? Facile: una volta profilati (ossia catalogati secondo i parametri da te scelti) i tuoi lead, a ciascuno di loro devi inviare workflow di email che contengano offerte e proposte adeguate alle loro necessità.
In questa attività corre in tuo aiuto la marketing automation, l’automazione di alcune attività legate all’invio delle email che ti consente di impostare i flussi di cui sopra secondo il comportamento online dei tuoi lead. A questo, poi, si può aggiungere la possibilità di un incontro vis-à-vis tra gli esperti della tua azienda e il tuo lead: questo renderà le cose meno meccaniche e molto più... umane!