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Quali sono le caratteristiche dei contenuti di qualità

Scritto da Giulia Castagna | 29 ottobre 2018

Scrivere è un’arte che esiste da millenni: nel corso dei secoli sono cambiati i metodi di scrittura, le sue forme e i motivi che l’accompagnano. Nonostante il passare del tempo, la creazione dei contenuti rimane, anche al giorno d’oggi, una pratica importantissima non solo a livello di comunicazione offline ma anche - e soprattutto - per quanto riguarda le strategie online.

Come esistono libri che vengono elevati a capolavori della letteratura per il modo in cui sono stati accuratamente studiati e scritti, così accade nel web: solamente i contenuti di qualità, infatti, possono raggiungere la tanto ricercata notorietà.

 

 

Sfortunatamente per tutti i content writer là fuori, creare contenuti non è una scienza e dipende in gran parte dalla sensibilità e dalla creatività del singolo autore. Tuttavia, ci sono delle regole che non possono finire nel dimenticatoio in nome di una prosa poetica da premio Nobel per la letteratura: ecco le più diffuse.

 

Un buon contenuto dev’essere…

Facilmente individuabile

Non ci stancheremo mai di dirvelo: non basta pubblicare un contenuto su un sito perché inizi da subito ad attirare traffico. Un contenuto è di qualità se è ottimizzato per i motori di ricerca, in particolare Google con le sue 4 miliardi di ricerche al giorno, perché solo in questo modo gli utenti riusciranno a trovare il tuo articolo e a leggerlo. 

Come farsi scovare sui motori di ricerca? Prestando attenzione alla SEO (search engine optimization), facendo un lungo lavoro di analisi delle keyword prima di iniziare ad applicare all’interno degli articoli e, infine, cercando content strategy innovative per il proprio blog come i topic cluster.

 

Condivisibile

A quanti interessa quello che hai intenzione di scrivere? Poche persone o migliaia? Questo potrebbe influenzare le view di un articolo! Pensaci: se scrivessi un approfondimento sui bulloni adatti per l’auto X dell’anno 1950, mi troverei di fronte a volumi di ricerca keyword bassissimi (se non pari a zero). Se nessuno è interessato al mio contenuto, come spero di attirare traffico?

Se, al contrario, molta gente si interessa all’argomento che ho deciso di trattare, il rischio è che ci sia molto affollamento sulla SERP delle keyword che ho intenzione di utilizzare. Per questa ragione è sempre bene cercare di entrare in una nicchia e di non puntare solamente ad argomenti troppo generici.

 

Leggibile

Se sei un content writer professionista, probabilmente conosci molto bene questo punto: l’italiano - così come la matematica - non è un’opinione. Un contenuto di qualità non può presentare errori (o meglio, orrori) di grammatica o di spelling: tutto dev’essere scritto correttamente.

Oltre a guardare la grammatica, è necessario anche prestare attenzione alla costruzione delle frasi. Evita periodi in stile Joyce e ricorda la regola aurea della scrittura digitale: soggetto, predicato, complemento oggetto - eventualmente un paio di subordinate - ma, fallo per i tuoi lettori, usa il punto.

 

Memorabile

“La prima volta non si scorda mai”: è così che le invenzioni e le innovazioni rimangono fisse nella mente delle persone. Il contenuto che stai per pubblicare è originale o è solamente un copia-incolla di altri articoli trovati sul web? Stai aggiungendo un elemento di novità a quanto è già stato scritto?

Pubblicare contenuti unici nel loro genere ti può aiutare ad aumentare la visibilità: infondo sei tu il primo - e magari anche l’unico - che ha pubblicato un qualcosa di questo tipo. Inoltre, entra in gioco il fattore “memorabilità”: ovvero il tuo brand verrà più facilmente ricordato se hai fatto qualcosa di mai realizzato prima.

 

Citabile

Il primo algoritmo di Google - il PageRank - usa un sistema di valutazione basato sulla presenza di backlink e citazioni all’interno di altre pagine: da qui nasce l’importanza della citabilità. Offrendo dei contenuti di valore, ti farai notare magari tanto da guadagnare anche qualche citazione su blog e pagine di altre aziende.

In questo modo, Google identificherà il tuo contenuto come un articolo di qualità e ti spingerà tra le posizioni migliori sulla SERP. In questo modo, sarai in grado di aumentare le visualizzazioni e migliorare la tua brand authority.

 

Coinvolgente

Un grigio blocco di testo non attirerebbe l’occhio di un lettore nemmeno se fosse l’ultima cosa leggibile rimasta sulla faccia della terra. Rendere coinvolgente un contenuto è la chiave per mantenere l’utente incollato alla lettura: metafore, immagini, esempi, video… Qualsiasi elemento - se funzionale alla tua narrazione - è utile per arricchire il post e renderlo più variegato.

Eccoci arrivati alla fine di questa rapida carrellata: queste sono solamente le best practice più diffuse per la creazione di contenuti di qualità, in realtà ne esistono altre ma non volevamo tediarti. Ma se in vece - come scrisse il buon Manzoni - fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta!