Hai mai sentito parlare di content marketing? Si tratta di una strategia di comunicazione che ha come obiettivo quello di trasformare un visitatore qualsiasi del proprio sito prima in lead e poi in cliente, mantenendo viva la sua attenzione con contenuti di qualità.
Dove risiede il segreto della sua efficacia? Semplice! Tutti i contenuti devono partire da bisogni, esigenze, domande e problematiche vissute dal proprio target, cui fornire una risposta efficace. In altre parole, un vero e proprio approccio tailor-made. Ma per arrivare alla persona giusta al momento giusto, è la SEO (Search Engine Optimization) ad aiutarci nel posizionamento dei contenuti sui motori di ricerca.
Tutto parte da un dato di fatto: l’approccio all’acquisto delle persone ha subìto un profondo cambiamento con la diffusione dei social e il miglioramento dei device mobili. Fino a qualche decennio fa, le nostre fonti di informazione erano prevalentemente analogiche: la tv e i giornali, ad esempio, riempivano le nostre case con slogan, pubblicità martellanti e promozioni.
Oggi queste strategie non hanno più appeal, anzi, vengono percepite come fastidiose ed invadenti tanto da allontanare i nostri prospect dall’acquisto. È dovere di ogni businessman ricordare che oggi non abbiamo più un dialogo aperto con semplici persone, bensì con utenti che rivendicano la loro autonomia informandosi su internet prima di passare all’acquisto.
Ed è proprio qui che si colloca il content marketing: una strategia perfetta per incontrare il nostro pubblico target là dove si informa quotidianamente. Per far questo è necessario puntare su contenuti ben strutturati, pertinenti e di qualità in grado di fornire le risposte che i nostri potenziali clienti stanno cercando.
Per creare una strategia di content marketing che non deluda le aspettative, è necessario partire da una lunga fase di studio non solo del target, ma anche dei motori di ricerca (uno su tutti, Google).
In questo modo potremo diventare un portale di riferimento per i nostri prospect aumentandone la fidelizzazione e, dall’altro lato, migliorare il posizionamento su Google in modo da attirare nuovi visitatori e dare una marcia in più alla nostra crescita aziendale.
Una buona strategia di content marketing si sviluppa in diversi step: dalla definizione degli obiettivi all’analisi delle buyer personas sino alla messa in atto di strategie di coinvolgimento del target.
Innanzitutto è necessario definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere - rigorosamente S.M.A.R.T. (specific, measurable, achievable, relevant, time-based). In tal modo, avremo sempre sotto controllo obiettivi e risultati in un'ottica di ottimizzazione costante.
Per creare contenuti in linea con il profilo delle proprie buyer personas è basilare conoscerle. Pertanto inquadreremo il nostro target in base a età, sesso, stile di vita, interessi, comportamento d’acquisto e altri parametri utili al nostro scopo.
Prima ancora di delineare la scaletta di un articolo o altro, il passaggio imprescindibile deve essere l’individuazione dei tratti salienti del cliente ideale.
Fatto ciò, è fondamentale imparare a giocare d’anticipo: capire cosa vuole il pubblico e offrirglielo nel formato più fruibile possibile. Più un contenuto sarà realmente utile a un utente, più verrà letto, indicizzato, condiviso.
Sulla base dei dati raccolti - sarà possibile realizzare i contenuti più idonei agli scopi prefissati (articoli, guide, ebook, infografiche, video), scegliere i canali, definire gli strumenti da utilizzare per la diffusione e preparare un calendario editoriale.
Oggi è possibile monitorare con precisione le interazioni con gli utenti con i nostri contenuti. Questo permette di estrapolare informazioni fondamentali. Inoltre, partecipare attivamente alle interazioni con gli utenti migliorerà la reputazione del brand. La costruzione della presenza di un brand in rete passa proprio per la partecipazione a conversazioni con altre realtà del proprio settore e con il grande pubblico, con il quale instaurare rapporti e accrescere la brand awareness. Ovviamente, da questo punto di vista, i social media la fanno da padrone. Non limitatevi a postare link dopo link, ma provate altri approcci più diretti, ponete delle domande interessanti, controllate le risposte, replicate e portate avanti il dialogo.
Tutto questo, però, non basta. Se infatti il content marketing è essenziale per attirare l’attenzione degli utenti e spingerli a compiere una determinata azione (col fine ultimo di trasformarli in clienti), per raggiungere il massimo dei risultati non si può prescindere dalla SEO (Search Engine Optimization) dei contenuti condivisi.
La maggior parte degli utenti effettua le sue ricerche su Google (oltre 4 miliardi di ricerche ogni giorno): riuscire a essere presenti nella sua SERP (Search Engine Results Page - ovvero la pagina dei risultati) in posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti significa ottenere maggiore visibilità, quindi visite e, di conseguenza, conversioni.
Una delle risorse più utili a nostra disposizione è Google Trends. Questo strumento consente di individuare gli argomenti più attuali, i temi più “caldi” e le parole chiave che si rivelano più performanti. Gli utenti devono solo inserire keywords a piacere e visualizzarne il livello di influenza mediante l’uso di grafici.
Per ottimizzare in ottica SEO bisogna partire da un presupposto: inserire le giuste keyword o fare link building non è più sufficiente. Attenzione, questo non significa che sia inutile ma serve ben altro per farsi notare da Google.
Per conquistare la posizione 1, oggi, servono contenuti interessanti per gli utenti, facilmente fruibili, originali e non una mera copia di altro materiale già presente sulla rete. Insomma, niente minestra riscaldata: solo piatti di nouvelle cuisine stellata.
Il fine di una buona ottimizzazione è quello di utilizzare le tecniche SEO in modo tale che spider, bot e crawler dei vari search engine leggano e indicizzino il maggior numero di pagine del tuo sito: più sono le pagine indicizzate, maggiore sono le possibilità che il tuo portale salga di posizione nell’elenco dei risultati.
Nell’epoca dell’AI e del machine learning, oggi un potente alleato dei SEO specialist è il Natural Language Processing (NLP). Le sue applicazioni vanno dalla comprensione del testo alle traduzioni, fino alla produzione di contenuti in modo autonomo a partire da istruzioni specifiche (prompting).
Nel campo della SEO, i vantaggi vanno dall’analisi del sentiment a quella del tone-of-voice sino alla categorizzazione dei contenuti in base al tema.
SEO e content marketing sono anime gemelle: la prima posiziona e dà visibilità, la seconda supporta questo posizionamento con contenuti di qualità che attirano, convincono e trattengono gli utenti i quali, se soddisfatti, diventano spontaneamente promotori del tuo marchio. Insomma, puoi scrivere i contenuti più belli del mondo ma, se nessuno li legge, non ti servono a nulla!