Il post di oggi è dedicato al social network professionale per antonomasia: stiamo parlando di LinkedIn.
Christopher Ryan, presidente di Fusion Marketing Partner, ha pubblicato su Business2Community.com un articolo che tratta l’utilità del canale social, dal punto di vista del marketing, attraverso l’elencazione di 11 regole imprescindibili. Speriamo che tali consigli possano tornare utili anche a voi.
"Nella mia società, Fusion Marketing Partners, tendiamo a non spendere denaro in operazioni di marketing e vendite; siamo inbound marketer fino al midollo e questo approccio ci ha ripagato abbondantemente. Certamente, svolgiamo anche attività di outbound marketing per i nostri clienti, ma cerchiamo di spingerli verso il marketing dell’attrazione, in modo da incrementare la brand awareness e i lead da un lato e diminuire i costi di acquisizione di un nuovo cliente dall’altro.
Sebbene non sosteniamo spese relative a direct marketing o vendite, esiste certamente un costo in termini di tempo ed energie ed è esattamente il tipo di compromesso che anche voi dovrete accettare in caso decidiate di adottare l’approccio inbound. In qualità di marketer B2B, uno dei migliori social media a disposizione è LinkedIn. Ci ha permesso di guadagnare awareness, lead e entrate, e può fare altrettanto per la vostra azienda. Ma per avere successo con LinkedIn, dovete seguire alcune regole importanti, come:
Molte persone dicono di voler iniziare a fare sul serio su LinkedIn, ma poi in pochi passano ai fatti. Il marketing su LinkedIn diventa via via più semplice con il passare del tempo: prima iniziate e prima raggiungerete una certa maestria.
Alcuni neofiti del social partono lentamente e mantengono una velocità di crociera; altri cominciano a passo spedito ma si fermano rapidamente. Un approccio più ragionato consiste nel costruire e mantenere un passo moderato. Cosa vogliamo farne del nostro social marketing? Una maratona o uno sprint?
Assicuratevi che gli aggiornamenti che condividete con il pubblico su LinkedIn contengano informazioni o idee valide. Un po’ di ironia e motivazione non guastano, ma state attenti a non eccedere.
Ricordate Alec Baldwin nella scena della lavagna del film Americani, in cui il suo personaggio sta sgridando il suo team di vendite e grida “ABC, Always Be Closing!” Sebbene tale filosofia possa funzionare in situazioni di vendita ad alta tensione, non regge quando si tratta di comunicare su LinkedIn. Dovreste pensare a LinkedIn come a un canale relazionale, prima che di vendita.
Una delle cose che mi dà più noia sono quelle persone che mi contattano e immediatamente provano a vendermi qualcosa. Credo che la pensiate come me circa i venditori insistenti. Costruite prima un rapporto, poi fate l’offerta; funziona meglio così.
Il fondatore di una società di tecnologia mi ha detto che rifiuta la maggior parte dei collegamenti perché vuole solo la gente che conosce di persona. Secondo me, è una posizione poco lungimirante: è come trovarsi a una festa e parlare solo con chi si conosce; si perdono così molte occasioni buone.
Anche quando non avete qualcosa di sintetico da dire, potete rimanere in vista consigliando, commentando e condividendo gli aggiornamenti di altre persone. Un altro modo per essere presenti è la partecipazione ai gruppi.
LinkedIn è un canale per esporre la vostra società e le vostre qualità personali, non la vostra vita privata. Ecco una lista delle cose da non pubblicare:
Non lamentatevi del capo, dei dipendenti, dei colleghi o dei clienti. Se proprio sentite la necessità di criticare l’aggiornamento di qualcuno, fatelo il più gentilmente possibile.
Immaginate che chiunque (sì, chiunque!) possa vedere tutto quello che fate su LinkedIn. Se qualcuno consiglia, condivide o commenta uno dei vostri aggiornamenti, tutti i suoi follower potranno vederlo, copiarlo e inoltrarlo. Ricordate che i vostri datori di lavoro, partner, colleghi, amici presenti o futuri possono visualizzare quello che al momento della pubblicazione pensavate fosse un commento brillante, ma che in realtà oggi o domani potrebbe causarvi dei guai.
Diffondo molti dei miei articoli di blog in questo modo e devo dire che i tassi di lettura sono molto alti. Gli articoli sono un ottimo strumento per creare o espandere sia la vostra attività, sia il vostro personal brand.
Ovviamente non tutte queste regole vanno prese come universali, ma costituiscono un buon punto di partenza. Se le seguirete, spero che LinkedIn si riveli tanto efficace per voi quanto lo è stato per me e per la mia azienda."